Il prestito incorporato nella carta revolving può essere utilizzato sia per il ritiro di contanti che per il pagamento di beni o servizi. Diversamente da un vero e proprio prestito però non si è obbligati a pagare ogni mese una rata fissa per rimborsare il saldo, si è invece liberi di rimborsare un pò per volta scegliendo anche l’entità della somma purché superiore ad una quota minima che normalmente si aggira attorno al 5%-10% dell’esposizione debitoria. Al pagamento delle rate si ricostituisce una disponibilità di spesa pari all’importo saldato.
Tutto questo potrebbe apparire comodo e vantaggioso se non fosse che gli interessi in realtà continuano a maturare anche sulle piccole somme già utilizzate con la conseguenza che diviene complicato se non impossibile capire quando effettivamente si è sanato l’intero finanziamento ottenuto e speso con la carta. Ecco perchè capita sempre più spesso imbattersi in persone che hanno difficoltà a rimborsare questo tipo di prestito. E’ importante non lasciarsi spaventare dalle minacce delle società di recupero crediti a cui queste finanziarie spesso si affidano. I metodi adottati dai recupero crediti sono frequentemente aggressivi se non addirittura violenti per convincere le loro “vittime” a pagare. Alla fine, molto spesso, la paura vince e il debitore stringe la cinghia rinunciando anche alle spese essenziali pur di pagare.